Due giovani fumatrici ci raccontano come hanno iniziato: «La curiosità di provare alla fine è diventata una dipendenza costosa».
L’ISTAT stima che In Italia i fumatori abituali, cioè coloro che fumano tutti i giorni, nel 2019 fossero circa 8 milioni e 700 mila, pari al 17,3% della popolazione di 15 anni e più.
L’assunzione costante e prolungata di tabacco è in grado di incidere sulla durata della vita media oltre che sulla qualità della vita stessa. Il Center for Disease Control and Prevention (CDC) degli USA ha identificato 27 malattie fumo-correlate.
Il fumo aumenta il rischio di molti tipi di tumore, tra cui quello polmonare, del cavo orale, della gola, dell’esofago, del pancreas, del colon, della vescica, della prostata, del seno e delle ovaie.
Inoltre il fumo rappresenta anche il principale fattore di rischio per le malattie respiratorie non neoplastiche, fra cui la broncopneumopatia, episodi asmatici e infezioni respiratorie ricorrenti; ed uno dei più importanti fattori di rischio cardiovascolare: un fumatore ha un rischio di mortalità, a causa di una coronapatia, superiore di 3 a 5 volte rispetto a un non-fumatore.
L’esposizione cronica al fumo può essere infine causa di danni sulla sessualità maschile (amplificando notevolmente il rischio di impotenza) e femminile (provocando menopause precoci di circa 2 anni rispetto alle non-fumatrici).
Ma quali sono i motivi per cui una persona sente il bisogno di fumare? Per rispondere a questa domanda sono state intervistate 2 giovani fumatrici:
– A che età hai cominciato a fumare?
Fumatrice 1. «Ho cominciato verso i 13 anni, ma ho iniziato a farlo quotidianamente solo durante la prima superiore».
Fumatrice 2. «Ho iniziato a 13 anni».
– Pensi fosse troppo presto?
Fumatrice 1. «Sì, era decisamente troppo presto, tuttavia non nego che lo rifarei. D’altronde quasi tutti coloro che fumano hanno iniziato proprio durante gli anni delle superiori».
Fumatrice 2. «Penso che la maggior parte delle persone che fuma abbia iniziato a questa età, anche se alquanto precoce a mio parere».
– Cosa ti ha portato a cominciare?
Fumatrice 1. «Ho iniziato perché andava di moda, ma poi fumare è diventato un vero e proprio bisogno».
Fumatrice 2. «Una mia amica aveva preso una nuova sigaretta elettronica e io, curiosa di provarla, piano piano ne diventai dipendente. Dopo solo qualche settimana desideravo averla anch’io e perciò ne comprai una. Dopo qualche minuto però ebbi la stupida idea di comprare anche un pacchetto di sigarette… Peggior decisione di sempre!».
– Ci sono altre ragioni per cui hai continuato?
Fumatrice 1. «Sono andata avanti perché ne ero diventata dipendente, il mio cervello mi quasi “imponeva” di fumare.
Fumatrice 2. «Ho continuato perché pensavo che mi aiutasse molto e che fosse solo un “passatempo”».
– Pensi che le tue motivazioni siano comuni a quelle degli altri fumatori?
Fumatrice 1. «Sì, tutto sommato le ragioni che ti portano a fumare sono simili per molte persone, forse nel mio caso ad aggravare la situazione sono stati anche alcuni problemi che avevo in famiglia, ma per il resto le ragioni sono sempre quelle».
Fumatrice 2. «Molti hanno iniziato per curiosità o influenza dagli amici, quindi sì, penso che le motivazioni siano abbastanza simili».
– Pensi che fumare sia diventato una sorta di moda?
Fumatrice 1. «Ormai direi proprio di sì, purtroppo».
Fumatrice 2. «Non penso che fumare sia diventato una moda. Un taglio di capelli, un paio di scarpe può essere una moda , qualcosa che passa in qualche mese… ma il fumo non passa in qualche mese, costa parecchio ed è nocivo. A mio parere se una persona fuma è perché ha dei “problemi” con se stesso, gli altri non c’entrano».
Per concludere menzioniamo quelle che sono le strategie identificate come le più efficaci per smettere di fumare: informazione e prevenzione. È infatti importante conoscere quelli che sono gli effetti negativi del fumo e prenderne consapevolezza prima di provare una sigaretta. Prevenire è meglio che curare! Se si è già entrati nel flusso della dipendenza ciò che si consiglia di fare è tenere sempre presente che il fumo non nuoce solo a noi stessi, ma anche a coloro che ci stanno attorno, e che se non si fa qualcosa subito si rischia di non riuscire più a smettere».
Valentina Matteu (2L)
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