Quando ci si trova a sostenere una spesa considerevole, è raro avere con sé ingenti somme di denaro, pratica ormai desueta e poco diffusa, considerata superata e tipica di chi resiste all’avvento del pagamento digitale.
Il vantaggio principale è che il pagamento tramite POS agevola l’intero sistema economico, consentendo di effettuare qualsiasi acquisto con la certezza di non incorrere in frodi o errori nei pagamenti.
Il POS è quindi diventato obbligatorio. Nessuno può più imporre il pagamento in contanti. Se si dispone solo di una carta, è possibile utilizzarla anche per un semplice caffè al bar, senza che il commerciante possa rifiutare il pagamento con bancomat, pena sanzioni.
Il POS obbligatorio?
L’adozione del POS è una scelta dettata da evidenti vantaggi per tutti. Da anni si promuove l’abbandono graduale del contante a favore del pagamento digitale, che offre sicurezza e benefici.
Innanzitutto, il digitale riduce i costi di produzione di monete e banconote, un onere economico significativo per ogni Stato. A ciò si aggiunge un aspetto cruciale: la lotta alla criminalità.
Il tracciamento dei pagamenti digitali contrasta l’evasione fiscale, riducendo la pratica obsoleta di non emettere scontrini per risparmiare sulle tasse. Inoltre, permette di monitorare i flussi finanziari, garantendo la legalità degli arricchimenti.
Ecco la novità per il 2025
Come detto, nessuno può negare il pagamento con bancomat anche per piccole somme. Non lasciarti ingannare dalla scusa delle tasse, che sono dovute comunque, anche sugli importi minimi! È solo un pretesto per non emettere scontrini.
Perché, diciamoci la verità, in queste situazioni bisogna frugare fino all’ultimo centesimo per poter consumare anche un semplice caffè. Per questo sono previste multe salate per chi viola questa norma.
Da quest’anno assisteremo a cambiamenti significativi, anche dove sembra impossibile. Grazie a una scelta motivata da diverse ragioni, potremo finalmente condividere una visione comune, in cui le regole della legalità valgono per tutti, non solo per i contribuenti.
Ma cosa succede davvero?
La novità delle multe sta creando problemi a chi rifiuta pagamenti con bancomat o carta di credito. La sanzione è di circa 30 euro + 4% dell’importo rifiutato. Per un pagamento di 25 euro, la multa sarà di 31 euro.
A farne le spese sono soprattutto i piccoli commercianti, che faticano a sostenere i costi di gestione del POS e le commissioni bancarie. Inoltre, si verificano frequentemente problemi tecnici legati alla mancanza di connessione internet, una situazione diffusa e difficile da gestire.
Quindi, la situazione è complessa, ma è difficile stabilire quando un commerciante si rifiuta intenzionalmente di accettare un pagamento di piccolo importo: è un problema di connessione o un rifiuto deliberato del bancomat?
L’impatto sull’economia
A livello generale, la situazione è ancora problematica. Ci sono molti aspetti da regolamentare e bisogna risolvere i problemi alla base, prima di criticare chi è al vertice. Inoltre, c’è un ulteriore aspetto da considerare.
Le multe sono temute, ma ancora più dannose sono le recensioni negative, che possono distruggere un’attività commerciale. Una tecnica che pesa più di una multa di 30 euro su un importo minimo. Ne vale davvero la pena?